La fretta ci contagia in ogni occasione, ma è mia opinione - non so se anche la vostra - che quando c'è qualcosa che ci interessa, tipo salute o cose necessarie, la fretta va a farsi fottere, e siamo disposti ad aspettare anche vari minuti, quasi ore, per arrivare là dove vogliamo.
Quindi, ricapitolando, vorrei affermare che tutto quello che ci interessa e riguarda nel vivo, ha bisogno di attesa, e noi siamo disposti, con estrema pazienza, ad attendere il nostro turno, senza mai nemmeno ombreggiare un ricorso alla coscienza.
Quel che ci riguarda, nel piccolo e nel poco, diventa occasione per affermare che siamo disposti ad ottenere per noi e per i nostri cari quella occasione, anche attendendo ore e ore.
Questo è l'avvento che si celebra nella chiesa in questi giorni in vista del Natale, ma questo è soprattutto l'Avvento che si vive nella quotidianità, vivendo l'attesa come pazienza e senza pretesa, come accoglienza e senza fretta, come sorpresa e senza condizioni.
Al di là di ogni considerazione, l'umanità di oggi sta riscoprendo il senso del Natale.