NON SIAMO MAI CONTENTI

 

Sarà la condizione originale, sarà quel che sarà, ma dall'inizio alla fine della nostra giornata non siamo contenti mai, in nessun caso, anche se appagati e rincuorati oltre ogni limite e confine. Forse fa parte della nostra condizione religiosa, quella di cercare un dio fuori di te che ti appaghi rispetto a quello che ti hanno sempre detto era dentro di te... Sta di fatto che il nostro non appagamento rende infelici noi e il mondo attorno, dando immagine di un pessimismo di fondo che in realtà non esiste, ma ci creiamo solo noi, a nostra immagine e somiglianza, seguendo il nostro cuore, che tutto vuole, e niente possiede, anche quando tutto ha in mano per sè. E allora, che desideriamo ancora?...Forse un paradiso in terra?...Sta di fatto che neanche il paradiso saremo contenti, di questo passo, se non torniamo al primo momento: quello di accontentarci del nostro essere quelli che siamo: teste di cazzo salvate da un mistero gratuito che non meritiamo, e che invece ci insegue con tanto amore, nonostante la nostra irriconoscenza e la nostra distrazione.